Le Giornate Repubblicane
15, 21 e 28 Settembre 2018
Santo Stefano (Ra) - Via Cella n.478

PROGRAMMA DELLE 3 GIORNATE

Click sull'immagine per ingrandire il Programma

"Questa povera Italia"
Sabato 15 Settembre - ore 18.00

Click sull'immagine per ingrandire il manifesto

Comunicato Stampa

Le Sezioni del PRI “Doveri e Diritti” - Ravenna, Bastia, Campiano, Santo Stefano, San Zaccaria e Savarna hanno organizzato un ciclo di iniziative politiche denominate “Le Giornate Repubblicane”.
Le tre giornate e i tre dibattiti a più voci si terranno presso la Sezione PRI di Santo Stefano in via Cella 476 e sono così articolate:
1) Sabato 15 settembre ore 18.00 “Questa povera Italia – Ragionamenti sullo stato attuale del Paese e sulle prospettive” – Ne parlano: Fabio Bocchini, Italico Santoro e Roberto Balzani.
2) Venerdì 21 settembre ore 18 “I democratici e i laici nell’epoca del populismo e del sovranismo – Il ruolo del P.R.I. “. Ne parlano: Luisa Babini, Paolo Gambi, Renato Lelli, Paolo Ballestrazzi con Giorgio Raffi (Toscana) Luca Bartolini (Marche) e col Segretario nazionale P.R.I. Corrado De Rinaldis Saponaro.
3) Sabato 28 settembre ore 18 “Economia e Società a Ravenna “, ne parlano; Paolo Gambi, Riberto Neri (UIL), Giorgio Brunelli, Leonello Sciacca, Luisa Babini.
“Siamo grati alle Sezioni repubblicane organizzatrici, che hanno accolto l’idea di organizzare questa “kermesse” – dicono Luisa Babini e Paolo Gambi – che ha lo scopo di riaprire, nel PRI ravennate ma non solo, una stagione di dibattito di cui vi è assoluto bisogno.
Il Paese è attualmente immerso in una stagione politica con caratteri del tutto nuovi, quanto ai soggetti che hanno assunto la guida del Governo.
Solo qualche giorno fa il Comitato di Segreteria Nazionale del PRI ha espresso il giudizio secondo il quale, dopo i famosi 100 giorni, l’attuale governo rappresenta la risposta sbagliata ad una esigenza oggettivamente giusta che è quella di costruire un’alternativa alla crisi del sistema politico degli ultimi venti anni e che, comunque, è indubbia l’inadeguatezza politica e tecnica dell’attuale Ministero.
Naturalmente non è sufficiente esprimere questo giudizio, poiché esso si accompagna ad una crisi senza precedenti della cultura politica democratica complessivamente intesa ed anche della cultura politica laica.
Non si può ripartire dalle persone o dalle formule, ma si deve ripartire da una idea precisa del Paese e delle sue esigenze e priorità, se si vuole creare una via di uscita vera, consistente e praticabile.
Noi vogliamo dare una mano a questo difficile, ma necessario ed anche affascinante percorso, che deve essere avviato anche a Ravenna.
Noi – sottolineano Luisa Babini e Paolo Gambi – abbiamo già sollevato il problema in sede locale.
Imola non è lontana e, dunque, bisogna innanzitutto capire cosa è successo e bisogna cominciare col dire che oggi, anche a livello locale, la voglia di cambiamento precede la discussione sulla qualità del cambiamento stesso e che chi oggi ha in mano le leve del governo locale, per la prima volta, parte svantaggiato, specie laddove, come a Ravenna ed in Romagna, la formula politica è la stessa da almeno 20 anni.
Su tutto questo vogliamo offrire una discussione, ci vogliamo provare perché in quella discussione c’è anche il futuro dei Repubblicani.”

Roma, 12 Settembre 2018